Buona la prima, il cinema di Carlo Ludovico Bragaglia
di Orio Caldiron e Matilde Hochkofler
BUONA LA PRIMA, IL CINEMA DI CARLO LUDOVICO BRAGAGLIA
di Orio Caldiron e Matilde Hochkofler
Isbn 979 1280023 384
232 pp.; ill.
28,00 euro
Condizione con il Centro Sperimentale di Cinematografia
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Uscita ottobre 2022
Nonostante una carriera eccezionale, oggi pochi ricordano Carlo Ludovico Bragaglia, il più versatile artigiano del cinema italiano di ieri. Coinvolto sin dall’inizio nella trascinante esperienza futurista, con il fratello Anton Giulio diede vita al Teatro Sperimentale degli Indipendenti e alla Casa d’Arte Bragaglia. Il suo esordio nel cinema avvenne nel 1932 con O la borsa o la vita, con Sergio e Rosetta Tofano, uno dei film più originali del primo sonoro, dove si avvertono gli echi delle avanguardie. Nei suoi oltre sessanta film – in cui frequentò tutti i generi, commedia e comico, film-canzone e avventuroso, melodramma e peplum – fece da burattinaio a una strepitosa serie di intramontabili: Vittorio De Sica, Anna Magnani, Totò, i De Filippo, Ruggero Ruggeri, Armando Falconi, Alberto Rabagliati, Gino Bechi, Massimo Girotti, Ugo Tognazzi, Silvana Pampanini, Giovanna Ralli, Aldo Fabrizi, Domenico Modugno.
Nella prima monografia completa, la vita e le opere di “Carletto” Bragaglia rivivono nell’analisi dei singoli film, in una preziosa antologia di sue dichiarazioni e nei ricordi di tanti testimoni. A fine volume, La fossa degli angeli, il suo grande film perduto ambientato nelle cave delle Apuane, con Amedeo Nazzari e Luisa Ferida, è ricostruito come un sorprendente cineromanzo grazie a una sessantina di rarissime fotografie.
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