Carlo Verdone
di Gian Luigi Rondi
CARLO VERDONE
di Gian Luigi Rondi
Con un’intervista inedita a Carlo Verdone realizzata da Gian Luigi Rondi, intima e toccante.
Pag. 134
Euro 13,00
Isbn: 978 8898 623 716
Collana: Visto dal Critico
Uscita: febbraio 2018
ANCHE IN VERSIONE EBOOK: http://digital.casalini.it/9788898623716
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Dopo Federico Fellini e prima di Francois Truffaut (nella stessa Collana), ecco tutte le critiche ai film di Carlo Verdone raccolte da Gian Luigi Rondi. Il progetto di “conoscere” gli Autori del cinema attraverso tutta la filmografia ha visto impegnato Rondi fino agli ultimi giorni di vita. Intervistando Carlo Verdone, ha voluto dare al lettore, oltre che tutto il suo cinema, anche un ritratto privato dell’attore e del suo “fare cinema”.
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Scomparso lo scorso 22 settembre 2016, Gian Luigi Rondi stava lavorando all’uscita di una Collana dedicata ai maggiori Autori di cinema che nella sua lunga carriera di critico aveva potuto seguire. Dal primo film all’ultimo. In più, una volta selezionata la filmografia e rivisto i testi, arricchendo la pubblicazione con un inedito, un’intervista curiosa o altri materiali. Come nel suo stile di lavoro, intenso e preciso, ha lasciato pronti per la pubblicazione le prime tre uscite: Federico Fellini, Carlo Verdone, François Truffat.
Tutta la filmografia di un grande Maestro del cinema internazionale come Federico Fellini vista attraverso la penna di Gian Luigi Rondi, uno dei maggiori critici cinematografici del Novecento che ha saputo, spesso, distanziare il giudizio critico dall’amicizia con il regista. Il volume è arricchito da due interviste (semi) inedite e una lettera a Rondi di Fellini.
Gian Luigi Rondi
(10 dicembre 1921 – 22 settembre 2016)
Critico cinematografico dal 1947, operatore culturale dagli anni Sessanta in poi. Ha presieduto la Biennale di Venezia, ha diretto la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica sempre a Venezia, ha fondato gli Incontri Internazionali del Cinema a Sorrento, il Festival delle Nazioni a Taormina, il Festival dei Cinque Continenti a Ischia, è stato tra i fondatori di Spoleto Cinema. E’ stato Segretario per le Comunicazioni del Sovrano Militare Ordine di Malta, Commissario Straordinario della SIAE, Presidente del Festival di Roma. E’ stato Presidente dell’Accademia del Cinema Italiano Premi David di Donatello, Fondatore e Presidente dei Premi Vittorio De Sica per il cinema e le altre Arti. Autore di numerose pubblicazioni sul cinema. Ha anche diretto molti documentari tra cui uno, Van Gogh, premiato con il Leone di Bronzo alla Mostra di Venezia.
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Carlo Verdone nasce a Roma il 17 novembre 1950.
Già da bambino ha modo di avvicinarsi al mondo del cinema grazie a suo padre, Mario Verdone, celebre storico del cinema, docente universitario, studioso delle avanguardie storiche, a lungo dirigente del Centro Sperimentale di Cinematografia e amico intimo di personalità tra le più affermate dell’epoca, quali Pier Paolo Pasolini, Federico Fellini, Alessandro Blasetti, Franco Zeffirelli, Michelangelo Antonioni, Roberto Rossellini, Vittorio De Sica.
Insieme al fratello minore Luca si diverte il sabato sera a proiettare film sperimentali per amici e parenti, proiezioni dedicate soprattutto ai capolavori felliniani e del neorealismo.
Nel 1971 realizza con una videocamera vendutagli da Isabella Rossellini per 70.000 lire un cortometraggio intitolato Poesia solare (della durata di 20 minuti ca.), influenzato dalla cultura sessantottina e psichedelica del tempo, e dalla musica dei Pink Floyd e dei Grateful Dead.
Nel 1972 gira un altro cortometraggio dal titolo Allegoria di primavera, seguito nel ‘73 da Elegia notturna; entrambe sperimentazioni influenzate dalla visione di rassegne dell’underground americano presentate al Filmstudio di Roma di quegli anni. Successivamente i tre cortometraggi, girati in super-8, sono stati smarriti, probabilmente all’interno dei magazzini della RAI.
Nel 1972 Carlo si iscrive al Centro Sperimentale di Cinematografia e, nel 1974, si diploma in regia cinematografica, sotto la presidenza di Roberto Rossellini. Il saggio di diploma s’intitola Anjuta, ispirato a una novella di Cecov, con la partecipazione di Lino Capolicchio (all’epoca già attore affermato), Christian De Sica, Giovannella Grifeo e Livia Azzariti.
Durante gli studi universitari alla Sapienza di Roma (in cui si laurea in Lettere moderne nel 1977 con una tesi dal titolo L’influenza della letteratura italiana nel cinema muto) inizia la sua prima esperienza di attore con il ‘”Gruppo Teatro Arte’” diretto dal fratello Luca.
La strada che lo porta ad affermarsi nel campo della regia inizia, come per tutti, con incarichi di assistente volontario, per poi approdare all’aiuto regia.
La svolta arriva nel 1977 con lo spettacolo Tali e quali, in scena al teatro Alberichino di Roma, in cui interpreta dodici personaggi, che appariranno più tardi sia nella fortunata serie televisiva Non stop (in onda su RAI1 nei primi mesi del 1978) che nei suoi primi film.
Un incontro fondamentale per la carriera di Carlo è quello con Sergio Leone, da cui nasce, oltre che il film d’esordio Un Sacco Bello e il seguente Bianco, Rosso & Verdone la collaborazione con gli sceneggiatori Leo Benvenuti e Piero De Bernardi.
Con la morte di Leo Benvenuti e di Piero De Bernardi, Carlo inizia una collaborazione fissa con lo sceneggiatore Pasquale Plastino, spesso con il supporto di Francesca Marciano.
Dal 1979 al 2014 sono venticinque le pellicole scritte, dirette e interpretate da Carlo, compreso l’omaggio ad Alberto Sordi, dal titolo Alberto il Grande, con la co-regia del fratello Luca Verdone. Nelle vesti di solo attore ha partecipato invece ad altri dieci film, da In viaggio con papà di Alberto Sordi a La grande bellezza di Paolo Sorrentino.
Nei giorni dell’uscita di questo volume è nelle sale il nuovo film Benedetta follia, con Ilenia Pastorelli, Lucrezia Lante della Rovere e lo stesso Carlo Verdone.
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https://www.cinemaitaliano.info/libr/01284/carlo-verdone.html
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