Federico Fellini
di Gian Luigi Rondi
FEDERICO FELLINI
di Gian Luigi Rondi
Pag. 276
Euro 13,00
Isbn: 978 8898 623440
Collana: Visto dal Critico
Uscita: settembre 2016
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Scomparso lo scorso 22 settembre 2016, Gian Luigi Rondi stava lavorando all’uscita di una Collana dedicata ai maggiori Autori di cinema che nella sua lunga carriera di critico aveva potuto seguire. Dal primo film all’ultimo. In più, una volta selezionata la filmografia e rivisto i testi, arricchendo la pubblicazione con un inedito, un’intervista curiosa o altri materiali. Come nel suo stile di lavoro, intenso e preciso, ha lasciato pronti per la pubblicazione le prime tre uscite: Federico Fellini, Carlo Verdone, François Truffat.
Tutta la filmografia di un grande Maestro del cinema internazionale come Federico Fellini vista attraverso la penna di Gian Luigi Rondi, uno dei maggiori critici cinematografici del Novecento che ha saputo, spesso, distanziare il giudizio critico dall’amicizia con il regista. Il volume è arricchito da due interviste (semi) inedite e una lettera a Rondi di Fellini.
Gian Luigi Rondi
(10 dicembre 1921 – 22 settembre 2016)
Critico cinematografico dal 1947, operatore culturale dagli anni Sessanta in poi. Ha presieduto la Biennale di Venezia, ha diretto la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica sempre a Venezia, ha fondato gli Incontri Internazionali del Cinema a Sorrento, il Festival delle Nazioni a Taormina, il Festival dei Cinque Continenti a Ischia, è stato tra i fondatori di Spoleto Cinema. E’ stato Segretario per le Comunicazioni del Sovrano Militare Ordine di Malta, Commissario Straordinario della SIAE, Presidente del Festival di Roma. E’ stato Presidente dell’Accademia del Cinema Italiano Premi David di Donatello, Fondatore e Presidente dei Premi Vittorio De Sica per il cinema e le altre Arti. Autore di numerose pubblicazioni sul cinema. Ha anche diretto molti documentari tra cui uno, Van Gogh, premiato con il Leone di Bronzo alla Mostra di Venezia.
Una curiosità:
Nel momento che Gian Luigi Rondi, insieme all’Editore, varò la Collana vollero far realizzare un “logo” che la caratterizzasse. La scelta cadde sulla felice mano dell’artista Isabella Tirelli Dan.
“Considero Fellini, nel cinema italiano, un simbolo, addirittura un mito tanto che
nonostante io abbia dichiarato che il film da me preferito di tutti quelli che ho visto non è uno suo, ritengo che la sua opera vada incastonata in riquadri perfetti adatti a mantenere l’indicazione, oso dirlo, dell’eternità“.
Gian Luigi Rondi
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“Avvenire”, 24 novembre 2017
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