Mario Verdone, 100 anni
In uscita il volume "Moccoletti romani"
MARIO VERDONE, PER IL CENTENARIO DALLA NASCITA UN OMAGGIO A ROMA
Cento anni fa nasceva Mario Verdone (1917-2017), studioso delle arti del Novecento, professore di Storia e Critica cinematografica, romanista attento ai cambiamenti della città eterna, nonché consuocero di Vittorio De Sica e papà di Carlo Verdone.
In questa occasione la casa editrice Edizioni Sabinae ripubblica a settembre 2017 “Moccoletti romani”, una raccolta di articoli e curiosità romane. Ecco alcuni argomenti del volume: I moccoletti di Martedì Grasso; Carne levare; I Beatles all’Adriano; Una domenica al cinema; Piranesi e Orson Welles; Le Befane del Belli; I giullari tra circo antico e moderno.
La pubblicazione del volume è possibile per gentile concessione dei figli Carlo, Luca e Silvia Verdone. Nel 2009, anno della morte dell’Autore, Edizioni Sabinae ha pubblicato l’ultimo libro di Verdone “A Cantalupo in Sabina, versi e memorie”.
Mario Verdone ha lasciato un segno profondo nel cinema, nel teatro e in molti studi sull’arte sperimentale del secolo passato.
dalla prefazione al libro:
“Festa dei moccoletti era chiamata a Roma l’ultima sera di carnevale, quando la gente accendeva nel passeggio lungo il Corso dei piccoli ceri e cercava di spegnere quelli degli altri.
È un gioco ricordato da molti visitatori stranieri divertiti nel vederlo e nel parteciparvi. Festa popolarissima, metteva in allarme nell’Ottocento la polizia papalina, timorosa di sommosse liberali: ma non venne impedita nemmeno come ricorda in più di un sonetto il Belli in quel famoso 1837 quando si vietò l’uso delle maschere per evitare disordini politici. Moccolo richiama, inoltre, nel linguaggio corrente situazioni e significati scherzosi (reggere il moccolo, ad esempio) e sta anche ad indicare, per antifrase ironica, bestemmia ed insulto.
In bocca romana il moccolo, in tal caso, più che esprimere aggressività, come accade in varie parlate dialettali, sembra quasi stemperarla; diventa sovente interiezione confidenziale che definisce e sottolinea rapporti amicali e di simpatica convivialità”. (Tullio Tentori)
Mario Verdone nacque ad Alessandria il 27 luglio 1917 e nonostante le modeste disponibilità familiari, riuscì a completare gli studi presso il Liceo classico senese e ad intraprendere quelli universitari, laureandosi una prima volta in Giurisprudenza con Norberto Bobbio, affrontando una tesi in Filosofia del diritto nell’anno accademico 1939-40, e una seconda volta in Scienze Politiche con Andrea Rapisardi Mirabelli, discutendo una tesi in Storia delle dottrine politiche nell’anno accademico 1941-42. Dopo un breve periodo di impiego nella segreteria del direttore amministrativo dell’Università di Siena, nell’agosto 1941 Mario Verdone si trasferì a Roma, dove avviò un’intensa collaborazione con le principali testate di argomento cinematografico (tra cui Bianco e nero e Cinema) pubblicando articoli, saggi e studi anche per molti anni a venire. Fu docente di Storia e Critica del Cinema nonché studioso di tutte le forme d’arte e di spettacolo. Dagli anni cinquanta intraprese la carriera universitaria con corsi liberi di “filmologia”, in vari atenei e in sinergia con il lavoro al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. Nel 1965, per primo conseguì in organizzazioni internazionali l’innovativa Libera Docenza di “Storia e critica del Film”. Era padre del noto attore e regista Carlo Verdone (che bocciò ad un suo esame), del regista Luca Verdone e della produttrice Silvia Verdone, moglie dell’attore Christian De Sica. Insieme a Roberto Rossellini fu anche direttore del Centro Sperimentale di Cinematografia.
http://www.dgcinews.it/opzioni/?id_cat=133&tipo=4
http://www.annuariodelcinema.it/annuario/news-2/2619-mario-verdone-per-il-centenario-dalla-nascita-un-omaggio-a-roma
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